Onore alle imprese campane

Lanciano 29 Dicembre 2017

L’Anifa plaude la coraggiosa e sacrosanta manifestazione organizzata dal comitato spontaneo delle imprese funebri campane.
Come ribadito dall’ANCI con la nota d’indirizzo del 27/01/2014 e dall’Antitrust con comunicazione del 06/11/2014 la normativa regionale Campana presenta evidenti criticità in contrasto con la Costituzione Italiana e con la normativa europea.
Referenti di altre associazioni parlano ossessivamente della necessità di almeno quattro operatori per evitare illegalità e lavoro nero, l’ANIFA rilancia che per essere pienamente in regola nell’espletamento di un trasporto funebre occorrono almeno sei lavoratori, pertanto un’impresa funebre dovrebbe aver sotto contratto almeno sei lavoratori.
Alleghiamo nota del ministero del lavoro del 2014, il contratto più adatto a tale attività è il contratto intermittente, il ministero lo giustifica per la spiccata discontinuità del lavoro.
Chiunque si occupi di questo settore non può non sapere che il contratto intermittente è il contratto dell’impresa funebre italiana, in tutta Italia è il contratto utilizzato al 99,99% dalle imprese funebri.
Ai fini della legalità cosa cambia se un lavoratore è assunto a chiamata o a tempo pieno? Dove sarebbe il lavoro nero?
Prevedere obbligatoriamente  l’assunzione di un numero minimo di lavoratori con contratto a tempo pieno impedendo di utilizzare liberamente i contratti vigenti nella normativa italiana, come invece ha fatto con i recenti atti deliberativi la Regione Campania, è solo un cinico tentativo di truccare le dinamiche libero concorrenziali a danno non solo delle imprese funebri artigiane ma anche dei cittadini e del loro diritto di scegliersi liberamente il proprio artigiano funebre di fiducia e non dover per forza ricorrere ai super market funebri.

Paolo Rullo
Segretario ANIFA