Racket Bologna - Il capro espiatorio - accà nisciun è fess

E' iniziato il solito italico indecente scarica barile, è tutta colpa di quattro portantini e una manciata di imprenditori. In questi anni grazie alle forze dell'ordine ed alla magistratura abbiamo appreso che città come Milano, Roma, Napoli, Bari, Cagliari, Genova, Palermo e chi più ne ha più ne metta sono state toccate dall'infamia del Racket del caro estinto.

Dalla notte dei tempi è operante in tutta Italia un sistema corruttivo profondo e sistemico che colpisce la società civile a vari livelli, il libro del Dott. Di Matteo "Il Patto Sporco" e il libro del Dott. Travaglio e del Dott. Lillo "I Padrini Fondatori" spiegano con drammatica semplicità la commistione tra ambienti criminogeni e Istituzioni Pubbliche fino a sfiorare la Presidenza della Repubblica, non tutte le commistioni prevedono ricadute penali ma questo aspetto è del tutto secondario. Per quel che ci riguarda gli aspetti penali non hanno alcuna rilevanza nelle nostre analisi.

Il Racket del Caro Estinto si muove nello stesso brodo istituzional culturale, non è un incidente di percorso o il frutto dell'attività di qualche capro espiatorio, è la conseguenza di una cultura istituzionale corrotta e contraria all'interesse generale, tutti sanno, tutti vedono ma nessuno parla e nessuno agisce, il tutto all'infinito. Ci si accanisce sul capro espiatorio e si evita di fare un'analisi complessiva e profonda ed il giorno dopo si riparte come prima, tanto per organizzare un'altra inchiesta penale passano almeno 20 anni.

Ma del cittadino chi se ne occupa? la tutela della legalità e della convivenza civile non è materia esclusiva delle forze dell'ordine, esse intervengono quando lo Stato fallisce, ma qui non si può parlare di fallimento dello Stato qui dobbiamo parlare di totale latitanza dello Stato. Nel caso dei Racket lo Stato tradisce la buona fede dei cittadini, i quali sono facilmente condizionati non solo perchè colpiti da un lutto ma perchè tutto ciò avviene all'interno di strutture pubbliche, se tale macabro commercio avvenisse al di fuori delle strutture pubbliche il cittadino dolente sebbene colpito dal lutto non si farebbe raggirare così facilmente. Il Racket può avere successo se tutti gli attori remano dalla stessa parte, basta che uno si metta di traverso e tutto crollerebbe.

Spesso citiamo il caso Campania, è ormai un caso di scuola, l'attività degli inquirenti e della procura negli anni ha fiaccato diverse organizzazioni criminali, come noto l'Onoranza Funebre è la classica "puttana" delle organizzazioni criminali. Dovunque è presente la criminalità organizzata è presente l'impresa funebre "puttana" che lavora in esclusiva per l'organizzazione, ogni "puttana" copre un determinato territorio nessuna può invadere quello degli altri. Orbene questo sistema è stato parzialmente smantellato dall'opera delle forze dell'ordine tanto che alcuni imprenditori funebri sono finiti al 416 bis. Chi segue il nostro sito sa come ha reagito la regione Campania e nell'interesse di chi.

In questo senso la sentenza sulla Trattativa Stato Mafia ci aiuta a capire perchè certi burocrati vengono messi in certi posti e perchè quando falliscono invece di essere cacciati a calci in culo vengono promossi, il Giudice Falcone affermava che la Mafia non poteva competere con lo Stato perchè nel momento in cui lo Stato avesse fatto il proprio dovere non ci sarebbe stata partita. Fin quando gli uomini migliori vengono uccisi e quelli peggiori vengono premiati nulla potrà cambiare.

E' in carica un nuovo governo che esso stesso si definisce del "cambiamento", è in corso una nuova legislatura con molti parlamentari alla prima esperienza, alla luce dei recenti fatti, alla luce della nostra attività sindacale diametralmente opposta a quella tradizionale (che non vede, non sente e parla a sproposito) l'ANIFA si aspetta di essere convocata in tavoli importanti per affrontare finalmente questioni non più procrastinabili in un paese decente.

 

Paolo Rullo

Segretario ANIFA