ANIFA scrive alla Direzione Territoriale del Lavoro della Campania

Da mesi in Campania è in atto una vergognosa campagna stampa contro l'operato della direzione territoriale del lavoro, alleghiamo solo l'ultimo di decine di articoli diffamatori.
Si vuole far passare il messaggio che la direzione territoriale del lavoro non svolga alcuna attività di controllo sull'operato delle imprese funebri campane nonostante che i servizi funebri siano tutti certificati da apposite autorizzazioni comunali nelle quali sono annotati tutti i dati delle imprese, dei mezzi utilizzati, il giorno del servizio e persino l'ora.
Si vuole far passare il messaggio che nonostante la facilità di controllo del settore per quanto riguarda la dotazione di personale in regola l'ufficio sia del tutto inerme o addirittura incapace fino ad arrivare al punto di dover obbligare per legge l'assunzione di almeno n.4 operatori. Se così fosse vuol dire che fino ad oggi gli operatori funebri campani abbiano lavorato indisturbati con personale in nero.
E' curioso che la norma regionale parla solo di numero minimo di personale assunto, non lega il valore in modo proporzionato al fatturato, così facendo si alterano dinamiche libero concorrenziali, sarebbe da chiedersi quali solo i reali obiettivi che si intende perseguire con tali regolamenti.
I problemi del settore funebre soprattutto in Campania non solo legati tanto al lavoro nero (che comunque è compito del vostro ufficio verificare e non da un regolamento) quanto alla vergognosa e macabra piaga dei Racket.
Colpiscono il vostro ufficio per legittimare ciò con può essere legittimato dalla normativa nazionale e dal buon senso. 
Allo stato di questa campagna stampa contro di voi vi invitiamo a reagire con la dovuta autorevolezza e pretendere dagli organi di stampa di far circolare parole di verità sul vostro lavoro e sullo stato della regolarità occupazionale in Campania alla luce anche della comunicazione del ministero del lavoro del 2014 (che alleghiamo). 

 Siamo a completa disposizione dell'ufficio, siamo aperti a qualsiasi collaborazione per facilitare e razionalizzare l'attività di controllo sulla regolarità occupazionale, gli associati ANIFA non  hanno alcun timore dei controlli dell'ufficio anzi ne auspicano il potenziamento, gli associati ANIFA hanno paura dei regolamenti ispirati da cattivi interessi e delle campagne stampa pregne di menzogne.