ADESIONE ANIFA 2020

  1. Il 18 dicembre 2012 nasce l’Associazione Nazionale Imprese Funebri Artigiane meglio conosciuta come ANIFA;

  2. Il 20 marzo 2016 l’ANIFA impugna la delibera di Giunta Regionale della Regione Abruzzo n.873 del 23/12/2014 avente ad oggetto disposizioni concernenti l'organizzazione e gli standard formativi essenziali per la formazione del personale delle imprese che esercitano attività funebre. L’ANIFA è intervenuta a tutela della dignità dell’imprenditore funebre e a difesa di una categoria che con estrema serietà porta avanti un mestiere con rilevati ricadute sociali nella più totale solitudine e nella più totale indifferenza dello Stato;

  3. Il 28 marzo 2017 l’ANIFA impugna la determinazione presidenziale n.9 del 2017 del Comune di Napoli pubblicata nell’albo pretorio il 08/02/2017. La determinazione comunale introduceva dei regolamenti dell’attività funebre totalmente contrari alla normativa comunitaria, italiana e di conseguenza alla Costituzione Italiana. Anche in questo caso l’ANIFA in perfetta solitudine è intervenuta a tutela delle imprese funebri artigiane napoletane vittime di un attacco sconsiderato e criminogeno. L’ACITOF in persona del presidente Alfonso Cesarano è intervenuta con ATTO DI INTERVENTO AD OPPONENDUM in opposizione al ricorso dell’ANIFA. A quel tempo Alfonso Cesarano era anche vice Presidente FENIOF. Le cronache giudiziarie campane ci raccontano fatti a dir poco inquietanti riconducibili a tali ambienti;

  4. Il 28 dicembre 2017 l’ANIFA nella persona di Pino Carbone (oggi Presidente dell’importantissima associazione regionale di imprese funebri SIFA Campania) organizza una manifestazione sotto il Palazzo della Regione Campania per opporsi alle delibere regionali n. 731,732,733 appena approvate che in maniera illegittima incidono sulla libera concorrenza del settore. La manifestazione permetterà di aprire un dialogo con la Regione e bloccare almeno la parte più distorsiva delle delibere. Da questa esperienza a cui l’ANIFA ha dato il suo supporto organizzativo e professionale è nata l’Associazione regionale SIFA, oggi diventata l’associazione più rappresentativa delle imprese funebri campane.

  5. Il 9 febbraio 2016 l’ANIFA è convocata presso il Senato della Repubblica per discutere del progetto di legge 11611 a firma Vaccari. In quella sede viene depositato un documento dove per la prima volta il Parlamento italiano ha la possibilità di leggere parole di verità sul comparto funebre dopo le montagne di menzogne fino ad allora sentite.

  6. Il 16 aprile 2019 l'ANIFA è stata ricevuta presso il Mise (Ministero Sviluppo economico) abbiamo avuto l'occasione di interloquire finalmente con persone qualificate, abbiamo informato sulla natura dei progetti di legge fino ad ora presentati in Parlamento, li abbiamo messi nella condizione di essere preparati nel momento in cui dovranno intervenire nella stesura di una normativa del settore, nessuna legge sul comparto funebre potrà essere approvata senza l'avallo del MISE;

  7. Il 1 Ottobre 2019 l’ANIFA è convocata presso la Camera dei deputati per discutere il progetto di legge 1143 a firma Foscolo. In quella sede viene depositato un documento dove per la prima volta anche l’altro ramo del Parlamento italiano ha la possibilità di ascoltare parole di verità sul comparto funebre dopo le montagne di menzogne fino ad allora sentite;

  8. Il 20 novembre 2019 l’AGCM nella persona del Dott. Enrico Quaranta viene ascoltata in audizione sulla proposta di legge 1143. Il Dott. Quaranta nel suo intervento sposa tutte le posizioni anticipate dall’ANIFA e giunge alle identiche conclusioni;

Abbiamo sintetizzato in pochi punti le azioni concrete che l’ANIFA ha posto in essere in questi anni per difendere e tutelare il mestiere dell’onoranza funebre artigiana rivendicandone in ogni sede l’importanza, la serietà e l’autorevolezza. Se il Tar Abruzzo dopo ben 5 anni ancora non ha ritenuto opportuno prendere una decisione sul nostro ricorso e se il Tar Campania scandalosamente non ha ritenuto opportuno riconoscere le esigenze di sospensiva della normativa in attesa di una pronuncia è lo stato dell’arte del paese in cui viviamo e lavoriamo e con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni.

Nel 2020 ripartiamo dal documento prodotto dall’AGCM, un documento molto importante intorno al quale deve essere costruito il testo di legge sul comparto funebre.

E’ necessario coinvolgere e sensibilizzare questa importate Autorità sulle problematiche del settore affinché ci aiuti a promuovere una normativa tesa alla difesa della legalità, della libertà e della professionalità del nostro mestiere e delle sue ricadute di interesse generale.

Nel contesto in cui versa il settore funebre italiano, alla luce di scandalosi comportamenti coorporativi in parte spiegati dalle recenti iniziative giudiziarie, sostenere l’ANIFA crediamo sia necessario e molto importante per la categoria. Senza l’ANIFA il comparto sarebbe già stato smantellato e ridotto ad un oligopolio per pochissimi. Senza una presa di coscienza dell’intera categoria sana l’ANIFA non potrà resistere a lungo.  

Chi riterrà meritevole di sostegno questa azione sindacale di categoria può contribuire versando la quota associativa di €200,00.

La quota può essere versata con bollettino di C/C n. 36605996 o con bonifico bancario alle seguenti coordinate:

BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA Filiale di Fossacesia

IT51W0538777680000000428610 


Paolo Rullo

Segretario ANIFA